Chiusura con il “Botto” – Mancio Story – Capitolo 26
Chiusura con il “Botto”
La stagione che segna il cambio di secolo, addirittura di millennio, è il suo canto del cigno. Lo spirito è quello di sempre, la voglia di giocare quella che aveva ai tempi dell’Aurora Jesi, ma Roberto non può ignorare la carta d’identità: gli anni sono 35 tendenti ai… 36, deve cominciare a pensare che cosa farà da “grande”. Per chiudere una carriera – dati alla mano – eccezionale, serve una stagione memorabile e la Lazio gliela regala.
Al calciomercato, Cragnotti e Governato (il direttore sportivo) aggiungono altra qualità a quella che già avevano: se ne va Christian Vieri (all’Inter), in compenso arrivano Nestor Sensini, Diego Simeone, Juan Sebastian Veron, Simone Inzaghi e Fabrizio Ravanelli. A conti fatti, Roby può concedersi il lusso di tirare il fiato, le alternative non mancano…
Antipasto europeo
Primo impegno stagionale, la Supercoppa Europea. Avendo vinto la Coppa delle Coppe, la Lazio deve affrontare il Manchester United, che ha vinto la Champions League: un grande onore, un impegno importante. Vincono i biancocelesti grazie a un gol di Salas, che sfrutta – bisogna sottolinearlo – un assist del Nostro.
Una vittoria storica, resa ancora più preziosa dalla dichiarazione di Sir Alex Ferguson, manager del Manchester, che qualche anno dopo confessò «In carriera ho vinto tantissimo e il rimpianto maggiore è non aver battuto la Lazio ad agosto del 1999 nella finale di Supercoppa Europea a Montecarlo, perché in quel momento quella di Eriksson era la squadra più forte del Mondo». Detto da lui, ammettiamolo, vale doppio…
La finale di Supercoppa Europea
MANCHESTER UNITED-LAZIO 0-1
Montecarlo, 27 agosto 1999
Rete: 34′ Salas.
Manchester United: Van der Gouw, G. Neville, Stam (56′ Curtis), Berg, P. Neville, Beckham (57′ Cruyff), Keane, Scholes, Solskjaer, Cole (78′ Greening), Sheringham.
Allenatore: Ferguson.
Lazio: Marchegiani, Negro, Nesta, Mihajlovic, Pancaro, Stankovic, Almeyda, Veron, Nedved (66′ Simeone), Mancini (84′ Lombardo), S. Inzaghi (23′ Salas).
Allenatore: Eriksson.
Arbitro: Wojcik (Polonia).
Un’altra Coppa
Vincere aiuta a… vincere, è risaputo: rotto il ghiaccio, ci prendi gusto e vai a caccia di nuovi successi. Archiviata la Supercoppa Europea, la Lazio è impegnata su tre fronti, campionato, Coppa Italia e Champions League, e ovviamente vorrebbe trionfare ovunque.
Ci riescie in Coppa Italia, dove entra in scena agli ottavi di finale e supera il sorprendente Ravenna, squadra di Serie B che si è qualificata battendo Alzano Virescit, Spal e Vicenza. Poi, ai quarti, le tocca la Juventus: ostacolo di tutt’altro spessore, che comunque supera per andare a strapazzare in semifinale il Venezia.
In finale, eccola ancora una volta di fronte all’Inter: il 2-1 dell’andata (nel giorno più brutto per il brasiliano Ronaldo: tornato in campo dopo mesi di assenza, dopo 7 minuti il ginocchio destro cede un’altra volta), all’Olimpico, le consente di poter pareggiare 0-0 al ritorno e di alzare al cielo il trofeo.
Roberto, ormai in età… pensionabile, gioca una quarantina di minuti nel primo match e un tempo nel secondo: per niente al mondo si sarebbe perso l’ennesima gioia, essendo oltretutto la sua ultima partita con la maglia della Lazio…
Le finali di Coppa Italia
LAZIO-INTER 2-1
Roma, 12 aprile 2000
Reti: 8′ Seedorf, 40′ Nedved, 52′ Simeone.
Lazio: Ballotta, Gottardi, Fernando Couto, Mihajlovic, Pancaro, Conceicao, Sensini, Stankovic (55′ Mancini), Simeone (81′ Almeyda), Nedved, S. Inzaghi (76’ Salas).
Allenatore: Eriksson.
Inter: Peruzzi, Panucci, Blanc, Cordoba, Moriero (46′ Di Biagio), Zanetti, Seedorf, Cauet, M. Serena, Mutu (58′ Ronaldo), R. Baggio (58’ Zamorano).
Allenatore: Lippi.
Arbitri: Trentalange (Torino) e Pellegrino (Barcellona Pozzo di Gotto).
INTER-LAZIO 0-0
Milano, 18 maggio 2000
Inter: Peruzzi, M. Serena (67’ Georgatos), Cordoba, Blanc, Domoraud, Zanetti, Di Biagio, Cauet, Seedorf, R. Baggio (61’ Recoba), Zamorano (46’ Vieri).
Allenatore: Lippi.
Lazio: Ballotta, Pancaro (42’ Fernando Couto), Nesta, Negro, Favalli, Conceicao, Sensini, Veron, Simeone, Mancini (46’ Ravanelli), S. Inzaghi (46’ Salas).
Allenatore: Eriksson.
Arbitri: Paparesta (Bari) e Rosetti (Torino).
Campioni d’Italia!
L’anno prima avevano fatto le prove generali, arrivando secondi in campionato dietro il Milan; stavolta i laziali non dovevano sbagliare. Stavolta infatti partono bene, da subito vanno a occupare i posti più alti in classifica, ma c’è un “ma”: la Juventus. A due mesi dalla fine, i bianconeri hanno 9 punti di vantaggio, la Lazio deve fare di più! Vince lo scontro diretto a Torino, loro accusano il colpo, perdono autostima e i biancocelesti si avvicinano pericolosamente.
14 maggio 2000, ultima giornata: la Lazio ospita la Reggina, la Juventus è in trasferta a Perugia. Loro hanno tre punti di vantaggio, il che significa che la Lazio deve vincere e sperare la Juve perda o pareggi (in quel caso, sarebbe stato spareggio per l’assegnazione del titolo). I biancocelesti travolgono gli avversari (3-0) e poi aspettano notizie dallo stadio Curi, dove si è abbattuto un temporale pazzesco, che ha reso il campo quasi impraticabile.
“Quasi”, perché il primo tempo è stato disputato ed è finito sullo 0-0, poi l’arbitro Collina, nell’intervallo, ha deciso di sospendere la gara in attesa che smetta di piovere e si possa riprendere il gioco. La scena è questa: la Lazio e i suoi tifosi all’Olimpico, a partita finita, con l’orecchio incollato alla radio aspettando notizie; loro a Perugia ad attendere la decisione del direttore di gara. Il quale, dopo 70 minuti di pausa, riporta le squadre in campo.
A un certo punto, un boato scuote Roma: il Perugia è passato in vantaggio grazie a un gol di Calori. La Juve prova almeno a pareggiare, gli umbri resistono e alla fine la Lazio è Campione d’Italia, settimo titolo vinto dal Mancio nel corso delle sue tre stagioni in biancoceleste.
Lui ha lasciato il posto in campo al 74’ a Sergio Conceicao, ma non ha certo lasciato lo stadio (anzi, al momento della sostituzione, Lombardo lo carica sulle spalle e lo porta sotto la Curva Nord a ricevere l’abbraccio dei tifosi) e si godo per intero la festa, anche se quella sarà la sua ultima partita…
I suoi gol in Coppa Italia 1999-2000
GIORNATA | PARTITA | GOL |
Quarti di finale | Juventus-Lazio 3-2 | 1 |
Semifinale | Lazio-Venezia 5-0 | 2 |
Capitolo 27: Anno Nuovo, Vita “Nuova”? Quasi…
Mancio Story
Capitolo 1: Le Origini – Capitolo 2: Pallone, che passione – Capitolo 3: L’indirizzo sbagliato – Capitolo 4: Bologna Eccomi – Capitolo 5: Il debutto in Serie A – Capitolo 6: La calda estate dell’82 – Capitolo 7: Genova per me – Capitolo 8: L’arrivo dello Zar – Capitolo 9: La grande Mela Indigesta – Capitolo 10: L’uragano Luca – Capitolo 11: Cogli la Prima Coppa – Capitolo 12: Un Assaggio d’Europa – Capitolo 13: L’importanza del “Manico” – Capitolo 14: La Via di Azeglio – Capitolo 15: A un passo dal Traguardo – Capitolo 16: Europa Sì, Mondo No – Capitolo 17: Campioni d’Italia! – Capitolo 18 – Antipasto di Supercoppa – Capitolo 19: Luca se ne va … – Capitolo 20: Buon Viaggio Presidente! – Capitolo 21: Arrivi e Partenze … – Capitolo 22 : Gli Amici se ne vanno … – Capitolo 23: Grazie di tutto! – Capitolo 24: O la Borsa o la Vita? – Capitolo 25: Un Tacco di Classe – Capitolo 26: Chiusura con il “Botto” – Capitolo 27: Anno Nuovo, Vita “Nuova”? Quasi… – Capitolo 28: Firenze Canzone Triste – Capitolo 29: A Volte Ritornano … – Capitolo 30: Navigare nelle Tempesta – Capitolo 31: La Voglia di Vincere – Capitolo 32: Dopo la Coppa, la Supercoppa – Capitolo 33: Due Estati DIfficili – Capitolo 34: Voce del Sèn Fuggita… – Capitolo 35: Viaggio in Inghilterra – Capitolo 36: Vincere con il Cuore in Gol – Capitolo 37: Chi Troppo Vuole… – Capitolo 38: Mamma, Li Turchi! – Capitolo 39: Aria di Casa Mia? – Capitolo 40: Qual è l’Obbiettivo di Thohir? – Capitolo 41: Sulle Orme di Spalletti … – Capitolo 42: Ombre Azzurre – Capitolo 43: Dalla Russia con Amore – Capitolo 44: La Prima Volta. Contro l’Arabia Saudita… – Capitolo 45: Profondo Azzurro – Capitolo 46: Il Pezzo Mancante – Capitolo 47: Campioni d’Europa – Capitolo 48: Nel Guinness ma Sconfitti …