La via di Azeglio – Mancio Story – Capitolo 14
La via di Azeglio
La stagione 1987-88 rappresenta una sorta di nuova alba, per Mancini, che nel frattempo ha riallacciato il rapporto con la Nazionale. Azeglio Vicini, il tecnico dell’Under 21 di cui Roby era titolare, rileva il posto di Enzo Bearzot e prende a mano la rappresentativa maggiore, portando con sé tutti suoi ragazzi. C’è anche il Mancio, ovviamente, e si preparano a disputare la fase finale degli Europei in Germania.
Prima del campionato d’Europa, comunque, ci sono i soliti impegni, ovvero campionato e Coppa Italia. In sede di calciomercato, il portiere Bistazzoni torna a Bogliasco dopo essere stato in prestito alla Triestina e assieme a lui, dal Bologna, arriva un altro estremo difensore destinato alla Primavera, Gianluca Pagliuca, che nel giro di un paio d’anni sarà titolare in prima squadra. Confermati i due stranieri, Briegel e Cerezo, per il resto gli arrivi si limitano a qualche alternativa per l’attacco: Marco Branca dall’Udinese, Enrico Chiesa dal Pontedecimo (una squadretta locale) e Maurizio Ganz (che Boskov pesca nella nostra Primavera).
Per Roberto, finalmente una stagione piena, tanto che disputa tutte le partite in programma: gli era capitato solo a Bologna e nella stagione 1983-84…
Cavalcata di Coppa
Si respira aria positiva, dalle parti della Sampdoria, e infatti la stagione si apre con una cavalcata spettacolare in Coppa Italia. Nel girone di qualificazione, affronta cinque squadre e le batte tutte: Arezzo, Cosenza, Vicenza, Atalanta e Torino non riescono a metterla in difficoltà.
Poi, dagli ottavi di finale in avanti, Pisa, Ascoli e Inter fanno la stessa fine. In finale ritrova il Torino, che aveva battuto facilmente a domicilio nella prima fase. Anche in questo caso, all’andata, tutto fila liscio: Vialli smarca Briegel, che si fa venti metri palla al piede e poi batte Lorieri con una ciabattata delle sue; una ventina di minuti dopo, Mancini aggancia al volo un pallone in area, vede Luca in posizione propizia e lui non sbaglia. Insomma, alla mezz’ora più o meno è chiusa la pratica e il tempo che resta viene utilizzato per dare spettacolo, nient’altro.
Al ritorno, la musica cambia: il Toro aggredisce, il terreno è pesante a causa di un nubifragio abbattutosi su Torino, quindi il palleggio doriano si va a… impantanare. Come se non bastasse, i granata vanno sul 2-0 grazie a due sfortunatissimi autogol: insomma, è tutto da rifare, ma in quel primo tempo Mancini e compagni sembrano le loro ombre. Negli spogliatoi, Boskov li fa ragionare, i ragazzi recuperano autostima e tengono a bada le sfuriate degli uomini di Radice.
Si arriva ai supplementari, anzi a 8 minuti dalla fine dei supplementari, e quel genietto di Salsano s’inventa un tiro dal limite imparabile: 2-1, la Coppa Italia è della Samp per la seconda volta!
Le finali di Coppa Italia
Andata
Genova, 5-5-1988
SAMPDORIA-TORINO 2-0
Reti: 10′ Briegel, 33′ Vialli.
Sampdoria: Pagliuca, Briegel, Mannini, Fusi (87′ Salsano), Vierchowod, Pellegrini (58′ Salsano), Pari, Cerezo, Bonomi, Mancini (82′ Ganz), Vialli (78′ Branca).
Allenatore: Boskov.
Torino: Lorieri, Corradini (46′ Benedetti), G. Ferri, Crippa, Rossi, Cravero, Berggreen (68′ Lentini), Sabato, Polster, Comi, Gritti (46′ Bresciani).
Allenatore: Radice.
Arbitro: Casarin di Milano.
Ritorno
Torino, 19-5-1988
TORINO-SAMPDORIA 2-1 (dopo i tempi supplementari)
Reti: 4′ aut. Vierchowod, 34′ aut. Paganin, 112′ Salsano.
Torino: Lorieri, Corradini, G. Ferri, Crippa, Benedetti, Cravero, Rossi, Sabato (89′ Fuser), Polster, Comi (106’ Di Bin), Gritti (110’ Bresciani).
Allenatore: Radice.
Sampdoria: Pagliuca, Briegel (25’ Paganin), Mannini, Fusi, Vierchowod, Pellegrini (28’ Salsano), Pari, Cerezo, Bonomi, Mancini (115′ Branca), Vialli.
Allenatore: Boskov.
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.
Quarti di nobiltà
In campionato, stavolta la Samp ha un andamento più costante. Niente partenze zoppicanti, riesce a restare stabilmente nei quartieri nobili della classifica, tanto da chiudere il girone d’andata al terzo posto. Nel girone di ritorno, qualche piccola distrazione costa una posizione in classifica: alla fine è quarta, quindi in zona-Coppa Uefa, ma proprio come nell’84-85 – avendo vinto la Coppa Italia – la futura destinazione europea sarà la Coppa delle Coppe.
Azzurra nostalgia
Chiusa la stagione “italiana”, resta un altro piatto forte: gli Europei con la Nazionale. Il Mancio è in forma, ovviamente si aspetta di giocare bene anche in azzurro. La prima partita è contro i padroni di casa, la Germania Ovest.
Gli Azzurri giocano bene, molto meglio dei tedeschi, e finalmente al 52’ Roberto rompe il suo digiuno in Nazionale buttando il pallone alle spalle di Immel. Dopodiché, è talmente tanta la gioia che va a esultare in maniera… molto vistosa sotto la tribuna stampa: alcuni giornalisti non perdevano l’occasione per metterlo in cattiva luce e quello fu un gesto ingenuo (ha 23 anni, in fin dei conti…) utile a scaricare in un colpo solo la rabbia e la gioia di un momento tanto atteso.
Nelle altre tre partite, contro Spagna (vinta), Danimarca (vinta) e Unione Sovietica (persa), Vicini lo schiera titolare però lo sostituisce sempre con Altobelli, segno che evidentemente in Nazionale Roby non riesce a giocare come quando indossa la maglia della Samp.
Colpa sua? Colpa di Azeglio? Boh…
Il suo primo gol azzurro
Düsseldorf, 10-6-1988
GERMANIA OVEST-ITALIA 1-1
Reti: 52’ Mancini, 56’ Brehme.
Germania Ovest: Immel, Kohler, Brehme (76’ Borowka), Berthold, Buchwald, Herget, Littbarski, Matthäus, Völler (82’ Eckstein), Thon, Klinsmann.
Ct: Beckenbauer.
Italia: Zenga, Bergomi, Maldini, F. Baresi, R. Ferri, Ancelotti, Donadoni, De Napoli (86’ De Agostini), Mancini, Giannini, Vialli (89’ Altobelli).
Ct: Vicini.
Arbitro: Hackett (Inghilterra).
I suoi gol nel campionato 1987-88
GIORNATA | PARTITA | GOL |
1ª | Sampdoria-Empoli 2-0 | 1 |
3ª | Sampdoria-Verona 3-1 | 1 |
7ª | Sampdoria-Cesena 4-1 | 2 (1 rig.) |
13ª | Sampdoria-Inter 1-1 | 1 |
I suoi gol in Coppa Italia 1987-88
GIORNATA | PARTITA | GOL |
Quarti di finale (andata) | Sampdoria-Ascoli 4-2 | 2 |
Semifinale (ritorno) | Sampdoria-Inter 1-0 | 1 (rig.) |
Mancio Story
Capitolo 1: Le Origini – Capitolo 2: Pallone, che passione – Capitolo 3: L’indirizzo sbagliato – Capitolo 4: Bologna Eccomi – Capitolo 5: Il debutto in Serie A – Capitolo 6: La calda estate dell’82 – Capitolo 7: Genova per me – Capitolo 8: L’arrivo dello Zar – Capitolo 9: La grande Mela Indigesta – Capitolo 10: L’uragano Luca – Capitolo 11: Cogli la Prima Coppa – Capitolo 12: Un Assaggio d’Europa – Capitolo 13: L’importanza del “Manico” – Capitolo 14: La Via di Azeglio – Capitolo 15: A un passo dal Traguardo – Capitolo 16: Europa Sì, Mondo No – Capitolo 17: Campioni d’Italia! – Capitolo 18 – Antipasto di Supercoppa – Capitolo 19: Luca se ne va … – Capitolo 20: Buon Viaggio Presidente! – Capitolo 21: Arrivi e Partenze … – Capitolo 22 : Gli Amici se ne vanno … – Capitolo 23: Grazie di tutto! – Capitolo 24: O la Borsa o la Vita? – Capitolo 25: Un Tacco di Classe – Capitolo 26: Chiusura con il “Botto” – Capitolo 27: Anno Nuovo, Vita “Nuova”? Quasi… – Capitolo 28: Firenze Canzone Triste – Capitolo 29: A Volte Ritornano … – Capitolo 30: Navigare nelle Tempesta – Capitolo 31: La Voglia di Vincere – Capitolo 32: Dopo la Coppa, la Supercoppa – Capitolo 33: Due Estati DIfficili – Capitolo 34: Voce del Sèn Fuggita… – Capitolo 35: Viaggio in Inghilterra – Capitolo 36: Vincere con il Cuore in Gol – Capitolo 37: Chi Troppo Vuole… – Capitolo 38: Mamma, Li Turchi! – Capitolo 39: Aria di Casa Mia? – Capitolo 40: Qual è l’Obbiettivo di Thohir? – Capitolo 41: Sulle Orme di Spalletti … – Capitolo 42: Ombre Azzurre – Capitolo 43: Dalla Russia con Amore – Capitolo 44: La Prima Volta. Contro l’Arabia Saudita… – Capitolo 45: Profondo Azzurro – Capitolo 46: Il Pezzo Mancante – Capitolo 47: Campioni d’Europa – Capitolo 48: Nel Guinness ma Sconfitti …