Dai diamanti non nasce niente…
Si è chiusa l’Era di Andrea Agnelli alla Juve. Lui, il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene hanno dato le dimissioni.
Il fatto del giorno visto da un’altra angolazione
Si è chiusa l’Era di Andrea Agnelli alla Juve. Lui, il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene hanno dato le dimissioni.
«Oggi mi sento qatarino. Oggi mi sento arabo. Oggi mi sento africano. Oggi mi sento gay. Oggi mi sento disabile. Oggi mi sento un lavoratore migrante».
Il Mondiale in Qatar. L’assegnazione avvenne nel 2010, quando presidente della Fifa era Joseph Blatter, il prototipo dello specchiato dirigente moderno.
Ch’io sappia, Fëdor Dostoevskij non era un appassionato di calcio, anche perché in quel momento il football muoveva solo i primi passi in Inghilterra.
Da oggi ammetto pubblicamente di tifare per… l’argoritmo dei bookmakers. Che di calcio capisce un cazzo, ma in compenso ogni tanto regala vantaggi a noi scommettitori.
Morire di tifo, lo sanno tutti. Da anni. Eppure il calcio fa finta di accorgersene solo quando succedono fatti clamorosi, facendo così rischia di morire di… tifo.
Secondo uno studio dell’Università di Lustrola, i tifosi del Bologna sono quelli più esposti al rischio di suicidio e quelli più portati a vivere effimeri momenti di gloria.
C’è chi nasce con la camicia (me ne viene in mente uno, Marco Giampaolo, che passa da un insuccesso all’altro ma trova sempre un ingaggio da fascia alta) e chi invece la camicia se la deve sudare oltre ogni ragionevole dubbio, e in questo caso Davide Nicola è il Campione del Mondo.
Era la fine degli anni Settanta, l’inizio degli Ottanta. Il mondo scoprì il fascino indiscreto delle serie televisive provenienti dal sud-centro-nord America.