13 marzo 1960, l’ultima partita da Ct di Gipo Viani
Gipo Viani è lui, assieme a Lanza di Trabia, a inventare il calciomercato come unico luogo in cui far confluire i dirigenti di tutte le società calcistiche.
Gipo Viani è lui, assieme a Lanza di Trabia, a inventare il calciomercato come unico luogo in cui far confluire i dirigenti di tutte le società calcistiche.
Se n’è andato troppo presto, Valerio Bacigalupo (Vado Ligure, Savona, 12 marzo 1924 – Superga, Torino, 4 maggio 1949), eppure fa parte delle Leggende del calcio italiano. La gavetta nel Vado, nella Cairese e nel Savona, un anno di assestamento nel Genoa e poi, a 21 anni, l’approdo al Grande Torino. Era lui, l’estremo difensore…
Sono due, i calciatori che hanno indossato la maglia azzurra, a essere nati oggi: Alessandro Florenzi e Giampiero Pinzi.
Eppure lo sappiamo: prima o poi, anch’io azzeccherò i pronostici e andrò alla cassa. Che sia questa, la volta buona?
Luciano Zecchini (Forlimpopoli, Forlì-Cesena, 10 marzo 1949), difensore centrale (sapeva disimpegnarsi da libero e stopper, in tempi in cui a zona si giocava in Olanda…), all’attivo ha una Coppa Italia (1970-71) vinta con il Torino, la fantastica galoppata da imbattuto con il Perugia di Ilario Castagner e Silvano Ramaccioni e il doloroso coinvolgimento nel primo…
Giovanni De Prà In Nazionale, per lui, 19 presenze e la vittoria nella Coppa Internazionale 1930 (due gli scudetti vinti in rossoblù, 1922-23 e 1923-24).
Arrivava da una gavetta lunga, Salvatore Bertuccelli, quando giunse ad Avellino in Serie B. Messinese di nascita, si era formato nell’Igea Virtus di Barcellona
Giorgio Puia indossa la maglia della Nazionale, 7 volte (nessun gol). Una curiosità: nato centrocampista, è però ricordato per le sue doti da stopper.
Aristide Guarneri ha avuto una carriera lunga, ricca di soddisfazioni. Con la Nazionale oltre al titolo di Campione d’Europa (1968), 21 presenze e 1 rete.
Bernardo Perin chiamato a debuttare in Nazionale oggi, 102 anni fa? Oggi lo potremmo definire una seconda punta, un trequartista con il vizio del gol.
Lo sa bene anche Roberto Mancini: non basta essere ottimi calciatori per avere un buon rapporto con la maglia della Nazionale.
Aristodemo Santamaria, attaccante, più che per le 11 presenze (3 reti) in azzurro è ricordato per essere stato al centro del primo scandalo del calcio italiano.
So di essere patetico, ma secondo la legge dei grandi numeri capiterà pure a me di andare alla cassa. E questa potrebbe essere la volta buona.
Per Leonardo Bonucci, 120 presenze aggiornabili 8 reti in Nazionale, per Andrea Cossu invece, appena 2 presenze (senza reti) in azzurro.
Ottavio Barbieri, che al ritorno dalla Prima Guerra Mondiale gioca prima nel Genoa e poi nella Sampierdarenese. In mezzo 21 presenze (0 reti) in Nazionale.
L’Italia del calcio sta per vivere un periodo particolare. Calciopoli monta dietro le quinte e la Nazionale di Lippi prepara il mondiale affrontando la Germania
È un intreccio di storie, l’amichevole che si gioca oggi, nel 1959, all’Olimpico. La Commissione tecnica della Federcalcio decide di far debuttare tre calciatori in azzurro: in ordine alfabetico, Paolo Barison (Vittorio Veneto, Treviso, 23 giugno 1936 – Andora, Savona, 17 aprile 1979), Francisco Ramón Loiácono (Buenos Aires, Argentina, 11 dicembre 1935 – Palombara Sabina,…
All’Inter mica lo avevano capito che lui era un attaccante. Così Valentino Spelta, classe 1967, si vide costretto a emigrare a Sant’Angelo Lodigiano.