20 agosto, Compleanno di Giuseppe Giannini
Giuseppe Giannini lo chiamavano Il Principe. Quando Azeglio diventò Ct della Nazionale il Principe indossò la maglia azzurra. In totale, 47 presenze e 6 reti.
Giuseppe Giannini lo chiamavano Il Principe. Quando Azeglio diventò Ct della Nazionale il Principe indossò la maglia azzurra. In totale, 47 presenze e 6 reti.
william hill
Che il colpo di testa fosse il meglio del repertorio di Marco Materazzi è cosa universalmente riconosciuta. In Nazionale, per lui, 41 presenze e 2 reti.
Cismon del Grappa (Vicenza), 1961: qui inizia la storia di Dario Donà, Campione d’Italia 1985 con il Verona.
Marcello Lippi rappresenta l’unico caso di Ct tornato a Coverciano dopo essersene andato. In Nazionale, 56 presenze (29 vittorie, 20 pareggi e 7 sconfitte).
Nomen omen, si diceva in latino, eppure Flavio Roma, nonostante il nome, è cresciuto nella Lazio. Debutta il 30 marzo 2005, Italia-Islanda 0-0, e fa 3 presenze.
Roberto Donadoni resterà sulla panchina azzurra fino al 22 giugno 2008, per un totale di 23 partite con 13 vinte, 4 pareggiate e 6 perse.
Chi mi conosce lo sa: scrivere non è il mio mestiere. Per carità, non è che non sia in grado di compicciare un testo. Il fatto è che sono abituato a standard elevati…
Un bel banco di prova, per la Nazionale di Vittorio Pozzo, la finale olimpica contro l’Austria, perché gli austriaci erano stati portati di peso alla finale
Aveva debuttato in Nazionale un annetto prima, l’11 settembre 2012, e quando ottiene il secondo gettone di presenza Lorenzo Insigne mette a segno il primo gol.
Siamo a un anno da Italia 90, la fiera dei sogni calcistici italiani. È fine maggio: l’Inter si avvia a vincere lo scudetto, il Milan la Coppa dei Campioni.
Anche Bruno Giordano doveva far parte della spedizione azzurra per Spagna ‘82. Doveva perché Bearzot credeva in lui, ma il Vecio credeva di più in Paolo Rossi
La carriera in Nazionale di Domenico Criscito si sviluppa su nove stagioni e prevede 26 presenze e nessuna rete.
Cresciuto nel Milan, Gianluca Pessotto trovò la sua casa alla Juventus. Terzino o mediano a seconda delle necessità, in bianconero dove si trova ancora oggi.
Non so se Cesare Prandelli sia scaramantico. Se lo è, chissà quanto ferro ha toccato il giorno del suo esordio pensando a Chi ben comincia è a metà dell’opera
Una freccia sempre pronta a colpire al cuore le difese avversarie: questa è la qualità che ha permesso a Filippo Inzaghi di entrare nel Pantheon del calcio.
No, Italo Galbiati in effetti non ha mai indossato la maglia della Nazionale, perché in quegli anni l’Italia aveva una fioritura impressionante di talenti
Secondo passo verso l’inevitabile Medaglia d’Oro. Contro il futuro alleato Giappone, i ragazzi di Pozzo mostrano parte del repertorio e surclassano l’avversario