Il Monte Oscura la Laguna Montebelluna Venezia
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I tempi che furono
Come erano distanti i tempi della Serie A…
In quell’inizio di giugno del 1985, sembrava un’altra storia quella di Loik che alza la Coppa Italia e poi gli anni di Pochissimo e la Serie A, la B sul tramontare dei favolosi sixties, le sfide con le big del calcio, tutto tremendamente lontano e custodito nel cassetto dei ricordi.
L’attualità parlava di Mira, Omegna, Ospitaletto e un altro manipolo di realtà lontane dai riflettori, a nobilitare l’atmosfera altre nobili decadute come Pro Vercelli, Pro Patria, Novara e Mantova; la laguna, pur sempre bellissima e piena di fascino, era davvero lontana dallo splendore calcistico abbandonato una quindicina abbondante di anni prima.
In quel girone B di C2 si batteva anche una realtà particolare, una società specializzata nel lancio di talenti, ma che non aveva mai pensato di fare il passo più lungo della gamba, la quarta serie era un buon compromesso e pazienza se i prodotti sfornati andavano a sbocciare altrove, in fondo quello era lo scopo di una società modello a livello giovanile, il Montebelluna!

I gioielli biancoazzurri
La lista di chi ha iniziato a tirar calci alla sfera di cuoio con la maglia biancoazzurra è lunghissima, in quel campionato 84-85 c’è ancora la bandiera Calzamatta, un classe 1950 che non ha mai voluto scollarsi di dosso la maglia del Monte, con lui Osellame, che da Montebelluna era partito tanti anni prima per una carriera tra A e B con Palermo, Cagliari e Modena sulle altre; ma dal passato ecco spuntare Dino Spadetto (in A con la Sampdoria), Claudio Restelli (Firenze e Cagliari), Attilio Tesser allora giovane udinese, Renzo Gobbo faticatore classe 1961 in A a Como, Aldone Serena per il quale ogni presentazione risulterebbe superflua, e poi Foscarini dell’Atalanta più i giovani in rampa di lancio come Bruniera (poi in massima serie con Udinese e Ancona), Renato Buso per il quale la Juventus stravedeva, Daniele Pasa che andò a studiare i piazzati da Zico e più avanti Mauro Bressan, che passerà agli annali per una rete spettacolare in un Fiorentina-Barcellona di Coppa dei Campioni.
Interrompiamo la serie, ma ce ne sarebbero almeno il doppio da menzionare.
Così in campo
Tornando al 2 giugno del 1985, ecco la sfida tra Montebelluna e Venezia: i trevigiani sono tranquilli, così come il Venezia che naviga in basso ma senza rischiare nulla visto il ritardo abissale delle già tre retrocesse Mira, Rhodense e Pro Gorizia.
Ai neroverdi mancano Guidolin, Marzio Lugnan e Catterina, gioca Bruno Fantini in porta che nel 78-79 marcò una presenza con la maglia della Lazio; l’ex Salernitana Del Favero, il più grande dei Trevisanello (Stefano) e l’ex juventino Capuzzo costituiscono la pattuglia dei Vip, poi c’è il buon Zarattoni che con 11 presenze in B nel Palermo più le esperienze di Mantova, Messina e Fanfulla dice la sua e davanti bomber Paraluppi, tre presenze in B con la Reggiana e poi giramondo fra Trento, Fano, Olbia, Sassuolo e Torres; Mammì e Facchin si sono avvicendati sulla panchina senza ottenere grossi risultati e la testa è già proiettata al futuro.
Montebelluna, invece che attorno al tramontante Osellame e alla bandiera Calzamatta, conta sulle giocate di Antonio Tessariol (poi al Piacenza in B fino a quando, attorno ai 26 anni, sceglierà la carriera di geometra scendendo a livello dilettantistico), sulla verve dell’ex atalantino Fornasier, all’inizio di un percorso che lo porterà tra Modena, Pistoia, Viterbo e Fiorenzuola, sulle qualità di quel Luca Bressan poi sfortunato protagonista di avventure cadette tra Brescia e Pescara, il tutto diretto da Maurizio Simonato, ex idolo della Sambenedettese di Marino Bergamasco!
Giornata indimenticabile
Morale della favola? Fornasier e Tessariol in quarantatré minuti confezionano due reti che Paraluppi dimezza a sette dalla fine, in classifica i biancazzurri chiudono a quota 34, dieci vinte e quattordici pareggiate, è tempo di pensare a un altro campionato nel quale mettere in luce i gioielli di casa, il professionismo terminerà nell’estate 1987, quando si rinuncerà al diritto a un’altra C2 per ripartire dall’ Interregionale, dove ancora oggi il Monte si gioca le sue carte! Il Venezia? Fusione con il Mestre nell’estate 1987, Zamparini, Marotta, Zaccheroni, Recoba, Maniero, Serie A, fallimenti, ripartenze e un mare di avventure che hanno portato, allontanato e riportato il calcio dei Vip in laguna.
Oggi è Olimpo del calcio, come sono lontane le sfide di Montebelluna!
MONTEBELLUNA-VENEZIA 2-1
2-6-1985, Serie C2 girone B
Reti: 21′ Fornasier, 43′ Tessariol, 83′ Paraluppi.
MONTEBELLUNA: Cavasin, Bandiera, Calzamatta, Osellame, Tocchetto, Tessariol, Tessari, L. Bressan, Grotto, Fornasier, Merlo.
Allenatore: Simonato.
VENEZIA: Fantini, Pevarello, Tubaldi, Agosti, Malerba, Del Favero, Zarattoni, Trevisanello I, Capuzzo, Venturi, Paraluppi.
Allenatore: Facchin.
Arbitro: Greco di Brindisi.
