Forza Viola 10/1998
Gli stranieri viola/Andries Roosenburg
ARIA DI PRIMAVERA
Campionato 1950-51, la Fiorentina va cercando una dimensione di
nuova grandezza. In Olanda, nello Sneek, viene pescato Andries Roosenburg, poderoso
centravanti che dovrebbe risolvere i problemi dellattacco, in cui il tecnico
Janda, rivelatosi allesordio un ottimo inceneritore di portieri, più
portato però alla distribuzione del gioco che allo sfondamento, non ha
replicato al secondo tentativo i bottini di gol della prima stagione. Roosenburg
però non è fortunato. Arriva a campionato avviato ed esordisce
addirittura alla ventunesima giornata, in pratica segnando il destino di Janda.
Evidenti i suoi problemi di ambientamento, che lo mostrano in campo spaesato,
goffo, in difficoltà nel fraseggio coi compagni. Non appena linserimento
viene completato, però, il ragazzone venuto dal Nord dimostra di saperci
fare: nel mese di marzo segna al Padova, allAtalanta e alla Lazio consecutivamente.
In totale, sono sette i suoi gol, con la promessa di notevoli miglioramenti
per la stagione successiva, senza problemi di inserimento. Qui però accade
il patatrac. Allavvio del campionato 1951-52 Roosemburg si ritrova appesantito
e chiaramente fuori condizione. Un ritardo decisivo per le sue sorti in viola
e un peccato per la Fiorentina, trattandosi di un giocatore di qualità.
Alla fine del girone dandata, dopo una robusta cura dimagrante, con lavvicinarsi
delladorata primavera, il gigante olandese torna in forma e riprende confidenza
col gol. Alla fine i suoi centri saranno dieci, decisivi per il gran girone
di ritorno della squadra viola, che chiude trionfalmente al quarto posto. Inevitabile,
per la dirigenza gigliata, chiedersi se valga la pena trattenere un giocatore
che si dimostra regolarmente un campione solo da febbraio in poi. Tanto più
che, tra i tre stranieri Lefter, Ekner e appunto Roosemburg uno è di
troppo. Lolandesone parte per il ritiro di Vallombrosa e poi Roveta, in
estate, ma non si sa se resterà o verrà ceduto. Poi, il ritardo
di Lefter diventa assenza e Roosemburg viene reintegrato a ogni effetto, fino
a partire titolare nel ruolo di centravanti. Gli esiti, però, non soddisfano
lallenatore Magli e tantomeno i tifosi. Il giocatore appare lento e appannato
nello scatto, facile preda dei centromediani avversari. Viene anche provato
allala sinistra, poi esce di squadra dopo il tonfo di Milano (0-3 contro
la lanciatissima Inter di Foni) e per Roosemburg, questa volta, non ci sarà
la consueta rinascita primaverile. Magli proverà infatti i giovani Biagioli
e Ghersetich, lolandese farà le valigie.
di Filippo Manaresi