Cesena, rimonta batticuore. Dopo 10 anni il derby si tinge di bianconero
Gennaio 19, 2009 di Giampaolo Campana
Inserito in Calcio in Romagna, Cesena Calcio, Lega Pro

Cesena– Vietato ai deboli di cuore. Il Cesena, dieci anni dopo l’ultima vittoria, fa suo il derby di Romagna -valido per la 19esima giornata di Prima divisione– con un ribaltone clamoroso. I bianconeri rimontano e sorpassano nel finale i cugini del Ravenna dopo essere stati sotto di due gol per gran parte della partita. Un successo incredibile che proietta in alto la band Bisoli, a -2 dalla vetta. Per i giallorossi, invece, è un bruschissimo risveglio: qualsiasi velleità play-off è riposta, meglio guardarsi alle spalle.
La cronaca– Due rientri e due ko in casa Cesena: De Feudis e Biasi riprendono il loro posto; niente derby per Bonura e Chiavarini. Atzori, invece, si affida subito all’ultimo arrivato Curiale che si sistema al fianco di bomber Zizzari in attacco. I bianconeri vogliono riscattare il ko di Reggio e avvicinare le prime posizioni, i giallorossi tornare in gioco per i play-off accorciando proprio sui cugini. L’avvio dei padroni di casa è da choc. Passano appena due minuti e su corner Zizzari, con la complicità della difesa bianconera, trova il più facile dei gol. La band Bisoli è stordita, pare totalmente fuori partita. Quando si affaccia in avanti sciupa malamente (svirgolata di Segarelli e diagonale a lato da ottima posizione), quando si difende fa disastri. Al 20′, infatti, arriva il raddoppio ospite, ancora su palla inattiva: come a Reggio Emilia e come pochi minuti prima la retroguardia cesenate deve recitare il ‘mea culpa’, poichè lascia a Ferrario tutto il tempo di colpire. Il 2-0 ringalluzzisce ulteriormente la formazione di Atzori che può controllare e distendersi in contropiede, creando grattacapi a Ravaglia. I giallorossi corrono il doppio, i bianconeri sono totalmente fuori partita. Il derby pare prendere la via di Ravenna.
Nella ripresa Bisoli rivoluziona modulo e uomini: fuori un inguardabile Ceccarelli e Segarelli, dentro Cusaro e Djuric per un 4-2-3-1 che diventa spesso 4-2-4. Ma è l’atteggiamento ad essere diverso. Seppur impreciso, il Cesena inizia a caricare a testa bassa, collezionando corner e cross. Il Ravenna, invece, commette l’errore di chiudersi a riccio senza cercare nemmeno le ripartenze. L’unico sussulto lo regala Zizzari, ma Ravaglia tiene a galla il Cavalluccio. Serve però un gol per riaprire la contesa. Detto fatto: Veronese, il più veloce di tutti ad insaccare di testa l’assist del trottolino Giaccherini (75′), cambia volto al match. Ora i bianconeri ci credono, i bizantini sono all’angolo. Dopo qualche mischia non sfruttata, nel finale accade l’impensabile. Djuric, onnipresente sulle palle alte, firma di testa il pari -nonchè primo centro stagionale- al 90′, nell’azione successiva un Ravenna totalmente in bambola permette ancora ai bianconeri di arrivare con facilità in area e a Veronese di piazzare tutto solo il diagonale del sorpasso (92′). Esplode la gioia del Manuzzi, dopo 10 anni è di nuovo vittoria nel derby. E con una grinta e un cuore così, è lecito sognare un pronto ritorno in cadetteria.